Vettel non vince ma torna primo

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Non bastano le conclusioni di Bruxelles a salvare Angela Merkel dalle turbolenze del suo governo: il ministro dell’interno e leader bavarese Horst Seehofer avrebbe offerto le sue dimissioni non essendo stati assicurati i respingimenti immediati dei migranti al confine. La cancelliera si difende ma non convince: non era possibile un accordo con l’Italia che vuole ridurre i suoi migranti sentendosi piantata in asso da lungo tempo; dispiace per gli equivoci, ma con Budapest, Varsavia e Praga vi è stato solo uno scambio a livello politico. Bagno di folla a Pontida per Matteo Salvini, che non arretra sulla chiusura dei porti e traccia un vasto quadro dei problemi sul tappeto, candidando la Lega alla leadership europea per i prossimi trenta anni. Scoperto il velo sul depistaggio delle indagini relative all’uccisione del giudice Paolo Borsellino e al massacro della sua scorta: dopo un anno e due mesi dalla pronuncia di una sentenza della corte di assise nissena sono state depositate le motivazioni di 1.865 pagine, tra le cui pieghe emerge che furono utilizzati falsi pentiti per offrire una ricostruzione dei fatti diversa dalla realtà. Un nuovo sito italiano, il cinquantaquattresimo, è stato ammesso nell’elenco mondiale dell’Unesco: è Ivrea, città ideale della rivoluzione industriale del novecento; il ministro Alberto Bonisoli spiega che il riconoscimento va alle concezioni umanistiche di Adriano Olivetti, che considerava il benessere dei lavoratori come parte integrante del processo produttivo. Sul circuito austriaco dello Spielberg doppio ritiro delle Mercedes di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton; vince Max Verstappen su Red Bull, seguito dai due ferraristi che guadagnano punti riportando al vertice della classifica iridata la scuderia di Maranello e il pilota Sebastian Vettel. Prima volta di tempi supplementari e rigori ai mondiali di calcio: fuori la Spagna con il re in tribuna e la Danimarca, si qualificano la Russia e la Croazia.

Lillo S. Bruccoleri