Tensione tra le due Coree dopo la distruzione della palazzina di Kaesong in territorio del nord ma al confine con il sud. L’esplosione è stata avvertita a chilometri di distanza; il ministero dell’unificazione di Seul retto da Kim Yeon-chul ne ha diffuso la notizia attraverso l’agenzia Yonhap. Kim Yo-jong, potente sorella del numero uno, aveva preannunciato l’evento minacciando una scena tragica a proposito dell’inutile ufficio di collegamento completamente collassato. Cade un simbolo del processo di pacificazione avviato a seguito dello storico incontro tra i leader dei due paesi Kim Jong-un e Moon Jae-in. La decisione, maturata a seguito dell’attività di fuorusciti che da tempo inviavano palloni aerostatici di propaganda ostile al regime di Pyongyang, prelude a ulteriori sviluppi mediante la ripresa di esercitazioni militari. Da parte degli Stati Uniti si attendono iniziative di sostegno delle prevedibili reazioni in un’area di crisi in cui si avverte l’influenza della Cina popolare.
Lillo S. Bruccoleri
Nella foto: l’esplosione della palazzina di Kaesong