Mentre l’Europa è divisa dopo la conclusione del vertice di Bruxelles, che al di là delle petizioni di principio lascia aperta la controversa questione dell’accoglienza per i profughi, negli Usa che parlano a una sola voce data la struttura federale dello stato il presidente Donald Trump interviene sulla immigrazione sostenendo che la gente che entra illegalmente nel paese deve essere subito scortata fuori senza bisogno di annose manovre legali; le leggi statunitensi sono le più stupide al mondo: i repubblicani vogliono frontiere solide e nessun crimine, mentre i democratici vogliono frontiere aperte e sono deboli sul crimine. Ma in difesa delle famiglie si scatena la piazza in tutto il paese, da Washington a Chicago, New York, Los Angeles, Portland in Oregon: da nord a sud fino al Texas e al confine con il Messico. La nave Open Arms con sessanta migranti a bordo, dopo che il ministro dell’interno aveva ammonito che possono scordarsi di arrivare in un porto italiano, potrà attraccare a Barcellona: il governo spagnolo ha concesso la autorizzazione accogliendo l’appello del sindaco Ada Colau, che aveva testualmente dichiarato di non intendere rendersi complice delle politiche di morte di Matteo Salvini. Il presidente francese Emmanuel Macron si richiama alla storia comune europea sostenendo che in questi tempi difficili bisogna ritrovare un volto unito adottando soluzioni comuni sulla questione migratoria. Definite le griglie di partenza per la Formula uno e per il MotoGp: il gran premio d’Austria vedrà in terza posizione Kimi Raikkonen, mentre l’altro ferrarista Sebastian Vettel è stato retrocesso alla sesta per una penalizzazione; nel gran premio d’Olanda ad Assen Valentino Rossi su Yamaha sarà anche lui terzo preceduto da Marc Marquez e Cal Crutcholow su Honda. Nel campionato mondiale di calcio l’Argentina e il Portogallo sono stati rispettivamente eliminati dalla Francia e dall’Uruguay.
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