Sotto pressione il presidente siriano Bashar al-Assad, ma solo per il calo fisico di qualche minuto che lo costringe a una pausa nel discorso ai deputati che lo acclamano al suo ritorno. La seduta si svolge nel palazzo del popolo anziché nella sede ufficiale a causa delle restrizioni imposte dalla emergenza sanitaria, che aveva fatto slittare a luglio le elezioni previste per aprile e che poi si sono svolte in assenza delle opposizioni. Assad ammette che le critiche in parte possono essere vere, ma aggiunge che è importante affrontare i problemi in maniera realista; indi sferra un attacco alle sanzioni americane qualificate come atto di sostegno ai terroristi. Ribadisce infine la necessità di intensificare gli sforzi contro la corruzione e di ristabilire lo stato di diritto. Il parlamento unicamerale conta 250 componenti con un rapporto rispetto alla popolazione di uno a ventiseimila; in Italia è di uno a sessantamila e dopo il referendum potrebbe scendere a quello di uno a centomila.
Lillo S. Bruccoleri
Nella foto: Bashar al-Assad