Scontri al vertice

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Scintille negli Usa per gli sviluppi dell’Ucrainagate e dell’impedimento invocato per Donald Trump, il quale reagisce gridando al golpe: mentre apprendo sempre di più ogni giorno, sto arrivando alla conclusione che ciò che sta avvenendo non è un impeachment, è un colpo di stato volto a prendere il potere delle persone, i loro voti, le loro libertà, il loro secondo emendamento, la religione, l’esercito, il muro al confine e i loro diritti di cittadini degli Stati Uniti. È pure scontro al vertice nel Perù, dove il presidente della repubblica Martin Vizcarra scioglie il parlamento e indice nuove elezioni legislative; la risposta è immediata: quello stesso parlamento, controllato dalla opposizione di Fuerza Nueva legata ai Fujimori, vota alla unanimità dei presenti la sospensione del capo dello stato per incapacità temporanea e lo sostituisce con la sua vice Aráoz Fernández. Sullo sfondo aleggiano le consuete minacce giudiziarie, che anche da noi incombono su vari personaggi di primo piano.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: Mercedes Rosalba Aráoz Fernández