OGGI TRE ANNI FA
Spregevoli e sfacciate appaiono a Hong Kong le sanzioni americane contro undici esponenti di alto livello come risposta del dipartimento del tesoro Usa al tentativo di minare l’autonomia della città attraverso la legge sulla sicurezza nazionale; tra le personalità colpite si trova la stessa responsabile del governo locale Carrie Lam, che al pari degli altri, se possedesse dei beni negli Stati Uniti, se li vedrebbe confiscati Il ministro della economia Edward Yau, per parte sua, aveva lanciato un ammonimento diretto all’amministrazione Trump: qualora si procedesse unilateralmente con questa azione irragionevole, alla fine saranno colpite le stesse società statunitensi. Il segretario di stato Mike Pompeo accusa il partito comunista cinese di perpetrare un assalto alle libertà e al popolo dell’ex colonia britannica. Resta il rinvio delle elezioni di settembre per il consiglio legislativo a causa della persistenza pandemica, ma anche questo fattore alimenta le proteste per la democrazia.
Lillo S. Bruccoleri
Nella foto: Carrie Lam