Saggezza femminile

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Si celebra oggi la giornata internazionale a favore delle donne istituita a partire dal 1999 dall’assemblea generale delle Nazioni Unite (foto Gionata Pensieri)

La odierna ricorrenza è stata precisamente definita dall’assemblea generale delle Nazioni Unite come giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Le cronache documentano la persistenza del fenomeno nelle incontrollate aggressioni scatenate dalla fine di rapporti sentimentali; il rigore della legge colpisce i responsabili con varia intensità secondo la gravità dei fatti, ma la carica esemplare degli strumenti sanzionatori non si traduce in una efficacia generalizzata nel senso di una effettiva deterrenza. I comportamenti individuali, così in questa come in ogni altra devianza criminale, affondano le loro radici in disposizioni psicologiche che trascinano lungo la  china della mera irrazionalità; ma nel caso specifico intervengono altri fattori.

Le differenze permangono al di là delle astratte previsioni normative, che pure hanno prodotto qualche risultato attraverso le quote rosa: l’accesso femminile alle posizioni apicali resta minoritario nel settore pubblico e in quello privato. Ne deriva una sostanziale marginalizzazione che alimenta la concezione della donna oggetto e le conseguenti esasperazioni delle spinte istintive alla possessività. Se queste vengono deluse l’allontanamento della partner è vissuto come una sorta di diritto negato e provoca una condizione di disagio nei casi normali ovvero una reazione smodata e delittuosa in quelli di instabilità psicologica.

Il concetto su cui l’Onu ha voluto porre l’accento va dunque esteso ad ogni manifestazione di disparità di genere. Tradotto in termini positivi può suonare come tutela del principio di pari dignità delle persone senza distinzione alcuna: ma anche qui non bastano le semplici enunciazioni se non trovano il necessario riscontro nel contesto della realtà concreta.

Ancora una volta l’attenzione cade sulla volontà dei soggetti attivi e operanti che è la vera base per ogni miglioramento e progresso. Una legge potrà essere elusa o violata, ma la coscienza di chi agisce è il fondamento morale dell’azione. Un arroccamento sulla sacralizzazione dei testi scritti difficilmente produce gli effetti sperati oltre le facili enfatizzazioni. La stessa organizzazione istituzionale, se da una parte necessita di adeguate regole di funzionamento, dall’altra disvela tutta la sua debolezza se si affida soltanto agli strumenti formali. Nei momenti decisivi l’apporto delle donne risulta determinante quando può dispiegare tutta la forza della loro indiscussa saggezza.

Lillo S. Bruccoleri

N°78  venerdì 25 novembre 2016