Riprendono il volo gli uccelli di Leonardo

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Si vota oggi in Ungheria, dove l’ultraconservatore Viktor Orban, soprannominato Viktator per le sue posizioni oltranziste, punta da favorito al quarto mandato presidenziale, il terzo consecutivo, in difesa dell’identità nazionale concepita come unità etnica. Lula da Silva alla fine si è arreso e nonostante le pressioni della folla schierata in sua difesa accetta di consegnarsi alla polizia federale. Dopo aver ottenuto di poter assistere alla messa in suffragio della moglie che avrebbe compiuto il sessantottesimo compleanno, ha chiesto soltanto di poter assistere, prima di andare in prigione, alla finale calcistica del Palmeiras contro il Corynthians. Disertano l’accademia svedese che assegna i Nobel per la letteratura tre componenti anche se non potranno dimettersi essendo stati nominati a vita: Klas Ostergren, Kjell Espmark e Peter Englund denunciano ai giornali che si preferiscono le amicizie e altre considerazioni irrilevanti compromettendo l’integrità che è la linfa vitale dell’istituzione. Sarà completato entro l’anno il restauro del manoscritto di preghiere del XV-XVI secolo fortunosamente sottratto alla devastazione integralista nella chiesa siriana cattolica Vergine Maria di Qaraqosh nel Kurdistan iracheno. Il prezioso documento, affidato alle cure dell’Icrcpal, il prestigioso istituto che nel suo ottantesimo anno sta dando nuova vita anche al codice leonardesco sul volo degli uccelli, sarà poi consegnato all’arcivescovo di Mosul Yohanna Butros Mouchè. Il presidente della Tunisia Beji Caid Essebsi, nella prospettiva di una emancipazione femminile esemplare, annuncia che in un futuro non lontano la donna potrà beneficiare dell’uguaglianza nel diritto ereditario.

Lillo S. Bruccoleri