L’assemblea del partito democratico prende atto della relazione del segretario
Matteo Renzi e la approva quasi alla unanimità: quattrocentottantuno voti favorevoli
contro due contrari e dieci astenuti. L’altro Matteo, il presidente dell’assemblea
Orfini, ha richiamato l’orgoglio della identità del partito, che affronta
apertamente i problemi nei momenti difficili, a differenza di Beppe Grillo e degli altri
esponenti dei cinquestelle che si sono chiusi in un albergo per gestire una situazione
delicata. Presente alla riunione il nuovo premier Paolo Gentiloni, che si è unito in
apertura al canto corale dell’inno di Mameli, volendo così sottolineare che il bene
della nazione è preminente su ogni questione particolare. Per ripartire, Renzi ha rilanciato
per la legge elettorale l’impostazione a suo tempo data da Sergio Mattarella,
in vista delle consultazioni politiche generali alle quali sembra ci si stia avviando.
N°102 lunedi 19 dicembre 2016