Per grazia ricevuta

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Roger Stone, condannato a quaranta mesi per intralcio alla giustizia sul Russiagate, non andrà in prigione: Donald Trump, che dimostra di non essere un ingrato, gli ha commutato la pena salvando il suo consigliere elettorale. A febbraio aveva concesso la grazia ad altre persone titolari in passato di ruoli rilevanti e colpevoli di reati fiscali: tra loro il capo della polizia newyorkese Bernard Kerik, il finanziere Michael Milken e il governatore dell’Illinois Rod Blagojevich. Quest’ultimo, che si è sempre proclamato innocente, ha già scontato otto dei quattordici anni inflittigli, tra l’altro, per avere messo all’asta il seggio senatoriale liberato da Barack Obama eletto alla Casa Bianca. Toccante il suo ringraziamento: esprimo al presidente una gratitudine profonda ed eterna; non aveva alcun obbligo, essendo lui repubblicano e io democratico. Trump due anni fa aveva anche graziato su richiesta di Kim Kardashian una donna afroamericana evitandole l’ergastolo per un reato non violento.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: Rod Blagojevich