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OGGI TRE ANNI FA

Prosegue il braccio di ferro tra la Unione europea e la Gran Bretagna. Il primo ministro Boris Johnson, chiaramente rinfrancato dopo l’esperienza del ricovero ospedaliero, mette in mora i paesi del continente: un accordo deve essere raggiunto entro il consiglio del 15 ottobre, se deve essere applicato nell’anno in corso; se non si arriverà a una soluzione entro quella data, non ci sarà un accordo per il libero commercio ed entrambi dovremmo prenderne atto e andare avanti. I toni non sono quelli del gruppo di Visegrad, ma la sostanza è durissima: il Regno Unito non può e non intende fare compromessi sui principi fondamentali di ciò che significa essere un paese indipendente. L’alto rappresentante Josep Borrell è impegnato su altri fronti, a cominciare dagli sviluppi della scottante situazione bielorussa: l’ultimo episodio colpisce l’oppositrice Maria Kolensnikova, capo della campagna elettorale del candidato escluso Viktor Babanko, condotta su un minibus verso una direzione sconosciuta.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: Maria Kolensnikova