Parole grosse

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OGGI QUATTRO ANNI FA

La tensione internazionale resta molto alta e riguarda principalmente l’Iran e gli Stati Uniti con reciproci scambi di accuse e minacce. Il comandante delle unità aerospaziali dei pasdaran Amir Ali Hajzadeh alza il tiro: solo l’espulsione degli americani dalla regione sarà sufficiente a vendicare l’uccisione di Qassem Soleimani, non basterebbe colpire tutte le basi Usa o uccidere Trump o il suo ministro della difesa. Il segretario del consiglio per la determinazione delle scelte Mohsen Rezai si spinge oltre: se gli Usa compiranno un nuovo attacco Teheran cancellerà Israele dalle carte geografiche. Secca la replica dalla Casa Bianca: a loro è consentito uccidere, torturare e mutilare la nostra gente e a noi non è consentito toccare i loro siti culturali? Non funziona così. I ministri degli esteri europei si riuniranno venerdì a Bruxelles per discutere di Iran e Libia; Luigi Di Maio anticipa che è giunto il momento di scommettere sul dialogo, sulla diplomazia e sulle soluzioni politiche.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: Mohsen Rezai