Parole forti

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Nell’attuale situazione l’ennesimo appello dell’Onu è lanciato dal segretario generale Antonio Guterres: chiedo un cessate il fuoco globale e immediato in tutti gli angoli del mondo; è tempo di bloccare i conflitti armati e concentrarsi sulla vera lotta delle nostre vite; non dimentichiamo che nei paesi devastati dalla guerra i sistemi sanitari sono crollati. Il cammino per una pace globale appare tuttavia molto arduo: non ha retto la tregua in Libia dove le forze di Khalifa Haftar reagiscono a un bombardamento di artiglieria nel sud di Tripoli con il lancio di razzi nei pressi dell’aeroporto Mitiga nell’area di Awlad Diyab. In Siria è alta la tensione mentre si svolge a Idlib il secondo pattugliamento militare congiunto tra Turchia e Russia con una ronda intorno all’autostrada strategica che collega Aleppo a Latakia e di fatto rappresenta il confine tra le due zone di influenza contrapposte. Sul piano diplomatico Trump dialoga con Xi Jinping pur dicendosi un po’ arrabbiato con la Cina.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: Xi Jinping