La notte dei fantasmi è stata come sempre l’occasione per divagazioni divenute consuete anche in contesti lontani da quelli in cui la tradizione ha avuto origine. Girano frasi divertenti tipo: oggi potrai essere te stesso senza spaventare nessuno; oggi potrete prendere i vostri scheletri dall’armadio; nel periodo dell’horror non si capisce come mai le ragazze belle sembrano mostruose e quelle mostruose sembrano belle. Di impronta decisamente più poetica è la festa dei morti in Sicilia, dove nella notte tra l’uno e il due dicembre questi si «fanno vivi» nascondendo doni ai bambini che la mattina possono trovarli a casa in una sorta di caccia al tesoro. In alcune zone dell’isola, nel giorno della ricorrenza, è tuttora d’uso la muffoletta (nella foto), pagnottella calda appena sfornata «cunzata», ossia preparata, con olio, sale, pepe, origano, filetti di acciuga sott’olio e qualche fettina di formaggio primosale.
N° 54 martedì 1° novembre 2016