Missione in mare

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This composition of file pictures shows Libya's unity government Prime Minister Fayez al-Sarraj (R) during a graduation ceremony for new coastguard cadets in Tripoli on January 3, 2019 and Libyan Strongman Khalifa Haftar, who heads the rival government that operates from the eastern Libyan city of Bayda, at a military parade in Benghazi on May 7, 2018. - The head of Libya's internationally recognised government and the military strongman who backs a rival administration in the country's east have met in the Emirati capital Libya has been torn between rival administrations and a myriad of militias since the NATO-backed overthrow and killing of dictator Moamer Kadhafi in 2011. (Photo by Abdullah DOMA and Mahmud TURKIA / AFP)

Il collegio d’Europa, nato al congresso dell’Aja del 1948 su ispirazione di Salvador Madariaga, Winston Churchill, Alcide De Gasperi e Paul-Henri Spaak, ha un nuovo rettore: Federica Mogherini, liberata dalle gravose incombenze di alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza. Il suo vecchio incarico è ormai ricoperto da Josep Borrell, che in questi giorni si sta occupando dell’operazione Irini per applicare l’embargo sulle armi imposto dall’Onu nei confronti della Libia. Intervenendo nell’europarlamento entra nei particolari: la missione resta il nostro contributo più visibile al processo avviato con la conferenza di Berlino per la pacificazione di quel paese; la presenza in mare ha già dimostrato una utilità in termini di informazioni e di deterrenza sul contrabbando di petrolio. Tuttavia non è previsto un impegno a presidio di un eventuale cessate il fuoco: non c’è che da biasimare le truppe di Haftar per gli attacchi indiscriminati e completamente fuorilegge.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: Khalifa Belqasim Haftar