Memorie nel sottosuolo

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OGGI QUATTRO ANNI FA

Romolo torna di attualità non più per la sua figura ampiamente conosciuta e divulgata, ma per una sensazionale scoperta nel foro romano dove si è trovato un ambiente sotterraneo contenente un sarcofago in tufo lungo un metro e mezzo. La collocazione e la datazione dell’oggetto hanno indotto a ipotizzarne l’identificazione come il possibile sepolcro del fondatore dell’urbe, anche in riferimento a una tradizione suffragata da alcune fonti letterarie. Si avviano a conclusione le opere per la sicurezza dell’area non scavata di Pompei, dove  il piano straordinario di salvaguardia delle strutture archeologiche si è articolato in settantacinque interventi per cinque dei quali sono già in corso le fasi di collaudo. Si segnala la scoperta di due nuove case con suggestivi affreschi, mosaici e reperti. Il direttore del parco archeologico Massimo Osanna, superato il tempo delle emergenze, annuncia nuove importanti sfide per la tutela, la conoscenza e la valorizzazione degli scavi e del territorio.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: il possibile sepolcro di Romolo