Bruxelles ha chiesto all’Italia di correggere i conti pubblici tagliando l’indebitamento per 0,2 punti di Pil: si tratta di 3,4 miliardi di euro. La commissione nella sua lettera ha fissato al 1° febbraio il termine per la risposta. Al ministero dell’economia è reagito con toni stizziti, affermando che spetterà al governo decidere se, come e quando intervenire; ma si aggiunge che ciò avverrà nei prossimi giorni. Adesso sulla questione interviene direttamente Sergio Mattarella, spostandone così l’esame al massimo livello istituzionale. Il presidente della repubblica ammette che è giusto che l’Ue chieda agli stati membri di avere conti in ordine e finanze a posto, ma aggiunge che lo stesso rigore deve essere utilizzato anche quando gli stati sono inadempienti sull’immigrazione e altri dossier. Il riferimento è esplicito e richiama il tema dell’Italia su cui è stato fatto ricadere il peso dell’impegno umanitario.
N°129 mercoledì 18 gennaio 2017