Marziani nel deserto

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Il comitato italo-americano risponde a New York alla decisione del sindaco Bill de Blasio di corredare la statua di Cristoforo Colombo con indicazioni sulla storia del personaggio nel bene e nel male, alludendo alle popolazioni native del nuovo continente. Chiede infatti all’ente preposto alla protezione degli edifici e dei luoghi storico-culturali di conferire lo status di monumento alla statua che si erge nel Columbus Circle, in modo da rivalutare comunque la figura del nostro esploratore. L’università californiana Davis comunica nel meeting della American for the advancement of science di Austin nel Texas di avere creato un ibrido uomo-pecora con l’innesto di una cellula umana su diecimila; l’anno scorso aveva compiuto la stessa operazione con l’uomo-maiale, ma allora il rapporto era di una cellula su centomila. Sebbene l’obiettivo dichiarato sia quello di far crescere organi umani negli animali,  la notizia sta suscitando un vivace dibattito per le implicazioni etiche di questo tipo di sperimentazioni. Nel deserto israeliano del Neghen sono state simulate le condizioni di vita in una stazione di Marte, studiando in particolare gli aspetti psicologici della permanenza in un ambiente ristretto. Gli scienziati che hanno partecipato alla insolita missione coordinata da Hillel Rubinstein sono stati battezzati ramonauti, dal nome della località segreta in prossimità del cratere di Mitzpe Ramon. L’Italia sportiva non vuol dire solo olimpiadi invernali: podio tutto azzurro a Doha nel gran premio del Qatar di tiro al volo nella specialità double trap con il ct Mirco Cenci. Primo Andrea Vescovi, secondo Daniele Di Spigno e terzo Ignazio Maria Tronca, figlio ventiduenne dell’ex commissario straordinario del comune di Roma Francesco Paolo.

Lillo S. Bruccoleri