L’autostrada dei sogni

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Una immagine dei lavori sulla autostrada Salerno-Reggio Calabria

L’inaugurazione della rinnovata autostrada Salerno-Reggio Calabria, ribattezzata autostrada del mediterraneo, è avvenuta secondo il programma. Sono passati 55 anni dall’inizio dei lavori e questo è  il numero che nella stazione di servizio Angioina di Sarno campeggiava sulla torta commissionata dal capogruppo dei verdi alla regione Francesco Emilio Borrelli e realizzata dalla pasticceria Gambrinus di Napoli. Il viaggio si è svolto a bordo di un bus Iveco gran turismo dove i rappresentanti della stampa sono stati ospitati dal ministro delle infrastrutture Graziano Delrio e dal presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani. Partenza alle 10, prima sosta alle 12,15 per interviste e approfondimenti nel viadotto Italia, ponte a travata interamente metallica nei comuni di Laino Borgo e Laino Cascio in provincia di Cosenza. Si è poi proseguito verso il tunnel Laria percorrendo per la prima volta i seicento metri del traforo al chilometro 167-168 nel tratto autostradale più alto d’Europa. Alle 15,30 nell’area di servizio di Rosarno, l’Anas ha consegnato alla polizia stradale tre autovetture per il pattugliamento. Ultima tappa alle 16,30 a Villa San Giovanni, a pochi chilometri da Reggio Calabria, nel castello di Altafiumara con affaccio sullo stretto di Messina. Qui si sono uniti al gruppo i pubblici esponenti locali con il presidente del consiglio Paolo Gentiloni Silveri (unica variazione rispetto alla preventivata partecipazione di Matteo Renzi).

La prima tranche dei lavori si è conclusa nel 1974 comportando una spesa di 368 miliardi di lire, cui si sono aggiunti dagli anni novanta sette miliardi e mezzo di euro. L’entità delle cifre ha attirato l’interesse di organizzazioni illegali, ma il ministro Delrio ha potuto dichiarare: «Oggi è una giornata importantissima. Questo è stato il luogo dove per molto tempo hanno comandato le ’ndrine e i nuclei della criminalità organizzata; è stato il simbolo di uno stato che non poteva e non doveva essere presente. Questa autostrada deve ritornare ad essere il simbolo di un mezzogiorno onesto e pulito che punta sul turismo, sui collegamenti e sulla qualità». Armani ha ricordato che sulle strade italiane si registrano 3.600 morti l’anno, «un costo sociale enorme su ui dobbiamo intervenire nel prevenire incidenti, garantendo che comportamenti sulla strada siano gestiti anche attraverso la tecnologia» Ha quindi annunciato un piano finanziario per assicurare un miglioramento continuo.

 

N°106 venerdì 23 dicembre 2016