Sabri Boukadoum, omologo algerino del ministro degli esteri italiano Luigi Di Maio, prima di incontrarlo ha concesso ad askanews un’intervista sul dossier libico, sulla situazione migranti, sull’emergenza coronavirus e sui rapporti bilaterali con il nostro paese. Su questi argomenti ha rilasciato interessanti dichiarazioni: non esistono soluzioni militari al conflitto, la soluzione spetta per primi ai dirigenti locali che devono rispettare la volontà del popolo e la legalità internazionale, ma prima ancora occorre fare smettere una guerra per procura e l’embargo sulle armi deve essere attuato. Quanto ai reciproci rapporti le parole sono rassicuranti: abbiamo una fase eccellente, sono molto felice della natura delle relazioni con Roma e spero che continui così. Il fatto è che le procedure del consiglio di sicurezza dell’Onu impongono l’accordo unanime, ma per evitare che il ruolo delle Nazioni Unite diventi secondario occorre decidere la nomina del mediatore bloccata dal veto degli Usa.
Lillo S. Bruccoleri
Nella foto: Sabri Boukadoum