La repubblica presidenziale

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A conclusione del consiglio federale della Lega, il segretario Matteo Salvini si pronuncia con assoluta chiarezza a favore del taglio dei parlamentari: se il popolo italiano lo confermerà, è evidente che il parlamento sarà ulteriormente delegittimato; non è immaginabile che possa andare a eleggere il presidente della repubblica. La modifica costituzionale voluta dal Movimento cinquestelle non è più legata a fattori economici o di immagine, ma al contrario viene letta come primo passo per il passaggio a una repubblica presidenziale: se le camere non sono più rappresentative del popolo, sarà questo a dover esprimere direttamente il capo dello stato. Per una curiosa coincidenza, il ragionamento leghista viene esplicitato nel quinto anniversario dell’elezione di Sergio Mattarella, che tre giorni dopo salì al Quirinale una volta prestato il giuramento a Montecitorio. Per la cronaca, mancano due anni allo scadere del settennato e tre al termine naturale della diciottesima legislatura repubblicana.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: il presidente Sergio Mattarella