Minimi storici a Hollywood dove la notte degli Oscar è seguita da ventitre milioni e mezzo di spettatori a fronte dei quasi trenta della edizione precedente. Tom O’Neil, fondatore del sito GoldDerby specializzato nelle notizie sui premi, giudica lo spettacolo troppo prevedibile, troppo bianco e troppo noioso nonostante l’inaspettata vittoria del film Parasite di Bong Joon-ho, che però era sconosciuto al grande pubblico. Negli Stati Uniti è alle battute iniziali la stagione elettorale per la designazione dei candidati alla presidenza, che riguarda essenzialmente i democratici dando per scontata quella di un Donald Trump rinvigorito dalla recente chiusura a suo favore del procedimento di impeachment. Dopo lo Iowa è ora la volta del New Hampshire, dove sembrano in risalita Bernie Sanders e Amy Klobuchar sul sorprendente vincitore della prima tornata Pete Buttigieg; ma la senatrice Elizabeth Warren annuncia battaglia proponendosi come la candidata migliore per superare le fazioni interne.
Lillo S. Bruccoleri
Nella foto: Elisabeth Warren