La nuova Rasputin coreana, detta anche la sciamana, si chiama Choi Soon-sil e ha compromesso l’immagine della presidente della Corea del sud Park Geun-Hye. Sarebbero stati un milione i manifestanti riuniti a Seul nella centrale piazza Gwanghwamun e nelle strade adiacenti, mentre si susseguono le rivelazioni sulla influenza della confidente del capo di stato, la quale è già stata arrestata per abuso di potere e altre accuse relative alla sua ingerenza negli affari pubblici pur non avendo alcun incarico di governo. L’ondata di protesta monta nel paese sudasiatico nello stesso periodo in cui crescono le agitazioni negli Stati Uniti, dove viene contestato l’esito delle elezioni che hanno visto prevalere Donald Trump su Hillary Clinton. Si tratta di due segni di malumore popolare, anche se nel caso degli Usa non vi sono dubbi di sorta sul rispetto istituzionale delle fondamentali regole della democrazia.
N°66 domenica 13 novembre 2016