Il seme della Concordia

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OGGI QUATTRO ANNI FA

Dopo l’ultimo passaggio alla camera dei comuni e tra poco anche la firma della regina Elisabetta, la Brexit è cosa fatta, posto che a Strasburgo non si potrà che ratificare lo stato delle cose. Il Regno Unito va via e da noi, fatte le giuste proporzioni, se ne va Luigi Di Maio che, abbandonato il ruolo di capo politico e probabilmente anche di capo delegazione del Movimento cinquestelle al governo, vi conserva la posizione di ministro degli esteri. Il portavoce dei parlamentari azzurri Giorgio Mulé osserva che Di Maio lascia la nave quando affonda come Francesco Schettino, detenuto modello a Rebibbia per le sue responsabilità nel naufragio della Costa Concordia che gli è costato la condanna a sedici anni e un mese. Sembra che ami cospargersi il capo con l’acqua del mare, quello stesso che subisce gli effetti del surriscaldamento globale. Su questo lancia l’allarme il principe del Galles che si incontra a Davos con Greta Thunberg, mentre Trump si rammarica di non aver fatto altrettanto.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: Giorgio Mulé