Governi del cambiamento

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jt042815c/biz/jim thompson/ Doug Peterson of Peterson Properties in Albuquerque. Tuesday, April, 28, 2015.(Jim Thompson/Albuquerque Journal.)

Stamane entra in carica il nuovo governo presieduto da Giuseppe Conte e composto oltre a lui da ventuno ministri di cui sette donne. L’agenzia Standard & Poor’s mantiene il rating negativo per l’Italia , ma apre alla possibilità di un aumento dei parametri di credito del paese in caso di durata per l’intera legislatura. Mentre l’Europa si premunisce con un apposito call center contro una Brexit senza accordo, è lo stesso Regno Unito che diffonde un vademecum tra i suoi cittadini per affrontarne le conseguenze. Da noi si diffonde un clima di laboriosità, a giudicare dalle dichiarazioni dei protagonisti: per Nicola Zingaretti il governo è di forte cambiamento e conquista un aggettivo che mancava a quello precedente; Luigi Di Maio pensa alle migrazioni e intende guardare dalla Farnesina alle nuove economie emergenti. Ma per Matteo Salvini, ministro dell’interno fino alle dieci, minuto più minuto meno, l’esecutivo nasce senza dignità e senza ideali, con persone sbagliate al posto sbagliato.

Lillo S. Bruccoleri                                                                          

Nella foto: Douglas Peterson, amministratore delegato di Standard & Poor’s