Trionfano nelle elezioni in Austria i popolari del poco più che trentenne Sebastian Kurz che si avvicina al quaranta per cento; crolla l’ultradestra che risente dello scandalo Ibizagate; in calo i socialdemocratici che però sono il secondo partito; tornano in parlamento i verdi che superano il dieci per cento. Si rinfocola la tensione negli Usa dove avanza l’ipotesi di impeachment e la talpa della Casa Bianca viene messa sotto protezione. La reazione di Trump: se una persona stava spiando il presidente merito come americano di incontrare il mio accusatore, che ha scritto cose terribili dicendo che sarei stato io a dirle. Le cronache giudiziarie si ripercuotono su quelle politiche e l’ombra del sospetto sfiora le toghe dopo l’imbarazzante vicenda delle nomine al consiglio superiore della magistratura, per i cui componenti si torna a parlare di una scelta per sorteggio, in una specie di giustizia lotteria che piace al ministro Bonafede e adesso anche a Matteo Renzi intervistato dal Foglio.
Lillo S. Bruccoleri
Nella foto: Sebastian Kurz