Gesti distensivi

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La giovane israeliana Naama Issachar è stata graziata da Vladimir Putin in accoglimento dell’appello del premier israeliano Benjamin Netanyahu, il quale si è recato a Mosca per discutere l’accordo del secolo predisposto con Donald Trump per la risoluzione del conflitto con i palestinesi; il relativo decreto, che entra immediatamente in vigore dal giorno della firma, viene motivato con un richiamo ai principi di umanità. La ventiseienne Issachar all’inizio di aprile era stata sorpresa in transito nell’aeroporto Sheremetyevo con nove grammi di hashish e successivamente condannata a sette anni e mezzo di carcere. Dopo l’intesa propiziata da Trump, il gesto distensivo è un altro regalo elettorale per Netanyahu, che per la terza volta in meno di un anno affronterà tra un mese il responso delle urne e dovrà vedersela con Benny Gantz, il leader di Blu-Bianco che finora si è opposto a un governo di unità nazionale. Di elezioni si parla anche da noi, ma per ora soltanto nei contesti regionali.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: Naama Issachar