Elezioni popolari

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Le elezioni per il rinnovo dell’assemblea consultiva iraniana segnano la netta affermazione dei conservatori sui riformisti, ma si registra la più bassa affluenza alle urne dalla proclamazione della repubblica islamica. Per i duecentonovanta seggi in ballo sono stati ammessi a concorrere settemila candidati e altrettanti sono stati squalificati; in termini approssimativi il rapporto dei rappresentanti con la popolazione è di uno a duecentomila, a fronte di settantamila in Francia, centomila in Germania e sessantamila in Italia, dove potrebbero diventare centomila in caso di conferma alle urne del taglio dei parlamentari. Si avvia al quarto mandato presidenziale Faure Gnassingbé in Togo, il paese dell’Africa occidentale che si affaccia sul golfo di Guinea: potrebbe aspirare a un quinto mandato grazie a una apposita modifica costituzionale, perpetuando la dinastia inaugurata dal padre Eyadéma che salì al potere con un colpo di stato sette anni dopo la fine del periodo coloniale francese.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: Faure Gnassingbé