Rientra l’allarme vandali per i monumenti esposti al pubblico, ma il problema permane. Il frammento dell’elefantino, il «pulcin della Minerva» per i romani, era stato subito rinvenuto per terra e questo può interpretarsi come un segno positivo. Svanite le apprensioni delle prime ore, va rimarcato che l’episodio ha rinfocolato la discussione sulla tutela dei monumenti inducendo taluni a rilanciare l’ipotesi di imprigionare le bellezze artistiche in cancellate che ne deturperebbero l’immagine e ne comprometterebbero la fruizione estetica. A parte ogni altra considerazione, si darebbe in tal modo l’idea non di una città che si protegge, ma di una città che ha paura e questo è inaccettabile. Più appropriato appare invece potenziare i sistemi di sorveglianza e introdurre più forti meccanismi sanzionatori dotati dei necessari caratteri di effettività ed esemplarità. (lsb)
N°70 giovedì 17 novembre 2016