Il presidente Uhuru Kenyatta (nella foto) ha commutato in ergastolo oltre 2.700 condanne a morte e graziato 102 detenuti che scontano pene lunghe. Ha firmato i relativi documenti nel corso di una cerimonia nella sua residenza ufficiale: questa mossa viene interpretata come una apertura verso la abolizione della pena capitale in Kenya, dove nessun condannato è stato giustiziato dal 1987. Il predecessore di Kenyatta, Mwai Kibaki, nel 2009 aveva commutato la pena di morte in ergastolo per oltre quattromila detenuti. In una dichiarazione Muthoni Wanyeki, direttore regionale di Amnesty international, ha sottolineato che viene seguito l’esempio di altri paesi vicini che hanno abolito questa forma crudele e inumana di punizione. Intanto nella campagna elettorale per le imminenti elezioni presidenziali in Usa un tema caldo è quello della libera circolazione delle armi in tutto il paese.
N°47 martedì 25 ottobre 2016