Ciao maschio per i rinoceronti

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Alla fine la telefonata di congratulazioni è arrivata: Donald Trump chiama Vladimir Putin anche per concordare un futuro incontro volto alla soluzione pacifica delle tensioni in Siria, Ucraina e Corea. Avevano già espresso le felicitazioni, tra gli altri, i presidenti di Italia Sergio Mattarella e di Germania Franc-Walter Steinmeier e lo stesso Jean-Claude Juncker per ‘Unione europea, mentre il francese Emmanuel Macron si era limitato a ribadire che Parigi tiene a un dialogo costruttivo. In Ungheria il primo ministro ultraconservatore Victor Orban, impegnato nella campagna per la rielezione ad aprile, è sfiorato da uno scandaletto per l’uso improprio dei fondi regionali europei da parte di esponenti del suo partito. Più seria la posizione di Nicolas Sarkozy, fermato dalla polizia di Nanterre e sottoposto a interrogatorio con l’accusa di avere ottenuto finanziamenti dal leader libico Muammar Gheddafi per la sua campagna elettorale del 2007, con un giro di tangenti per cinque milioni di euro. Sono cinque invece i miliardi andati in fumo per Facebook, che perde più del 5 per cento a Wall Street, in conseguenza della vendita alla Cambridge Analytica di informazioni personali di oltre cinquanta milioni di utenti. Soppresso all’età di quarantacinque anni, per l’aggravamento delle condizioni di salute, Sudan, l’ultimo rinoceronte bianco settentrionale nella riserva kenyana di Ol Pejeta Conservancy, dove si trovano la sorella Najin e la nipote Fatu. Si pensa all’utilizzo del seme congelato di Sudan che potrebbe essere impiantato in ovuli di esemplari femminili del rinoceronte meridionale. Tra le cinque specie di questo animale, presente nel pianeta con trentamila unità, spiccano i 3.500 monocorni di India e Nepal, mentre sono meno di cento a Sumatra e soltanto sessanta a Giava.

Lillo S. Bruccoleri