Quota cento anche per la fine del mondo: tanti sono i secondi che mancano alla mezzanotte virtuale in cui scatta la catastrofe ovvero, partendo da un altro punto di vista, segnano le frazioni di tempo utile per evitarla. L’annuncio viene da New York nel corso della conferenza annuale della federazione degli scienziati atomici, a cui aderiscono diciotto premi Nobel: le lancette non sono mai state così vicine all’ultimo approdo e si è molto lontani dal margine di diciassette minuti registrati dopo la fine della guerra fredda. Tra i più alti fattori di pericolo si segnalano la ripresa della corsa agli armamenti nucleari, il surriscaldamento della terra e, più in generale, la criticità delle condizioni ambientali. Sotto questo ultimo profilo Legambiente indica le città con i maggiori sforamenti dei limiti per le polveri sottili: nell’elenco figura Roma, dove pure c’è spazio per eventi culturali di rilievo come la rivisitazione della Fornarina nelle tre giornate dedicate a Raffaello Sanzio.
Lillo S. Bruccoleri
Nella foto: la Fornarina (particolare)