Azioni scellerate

442

Esprimere al sindaco pesarese Matteo Ricci una scontatissima solidarietà non basta dinanzi ai facinorosi che hanno turbato la serenità sua e soprattutto dei suoi familiari. Occorre piuttosto fortemente associarsi alla dura condanna da lui espressa contro la scellerata ed intimidatoria dimostrazione sotto la sua privata abitazione e sostenere la sua richiesta di misure atte a prevenire atti illeciti e sconsiderati come quello portato contro la sua persona e la sua famiglia. Se poi si considera che da un lato c’è una saggia linea, come quella seguita da Ricci, di prevenzione e lotta al virus e dall’altro ci sono  soggetti che negano l’evidenza animati da assurdi pregiudizi e vasta ignoranza , impermeabili a logica e buonsenso, la preoccupazione cresce. E ciò nonostante i chiari avvertimenti del presidente Draghi ed il severo, recente monito del residente della repubblica sul «dovere» di vaccinarsi e di non porre in pericolo la salubrità altrui. E deludono assai quelle forze politiche che, in luogo di chiedere consenso su propri progetti finalizzati al bene della comunità, inseguono le più irrazionali derive di segmenti della popolazione per ottenerne il voto. Ma il voto deve essere il mezzo per consentire a politici illuminati di dare vita a un programma, non per conseguire o mantenere comunque il proprio posto. Insomma, in una sana democrazia, è il voto che segue il progetto del politico e non il politico che insegue il voto.

Giorgio Girelli

Coordinatore del Centro studi sociali «Alcide De Gasperi» (Pesaro)

Nella foto: Matteo Ricci