Dal servizio di azione esterna dell’Unione europea si ribadisce che non esiste una soluzione militare per il conflitto in Libia e si rivolge a tutte le parti interessate un appello a cessare le operazioni e a riprendere il dialogo politico. La divisione informazione di guerra del generale Khalifa Haftar annuncia di aver abbattuto un drone turco a dodici chilometri in linea d’aria dal centro di Tripoli. Un altro drone colpisce, su disposizione di Donald Trump, l’aeroporto di Bagdad uccidendo sette persone, tra le quali il comandante iraniano Qassem Soleimani, molto vicino alla guida suprema Ali Khamenei e suo probabile successore. Teheran reagisce con durezza attraverso il ministro degli esteri Javad Zarif: l’atto di terrorismo internazionale rappresenta una folle escalation degli Stati Uniti, che si assumeranno la responsabilità di questo avventurismo disonesto. Un attacco ai vertici di Cinquestelle viene sferrato dai deputati Nunzio Anagiola e Gianluca Rospi che abbandonano il movimento.
Lillo S. Bruccoleri
Nella foto: Qassem Soleimani