A breve distanza dalla giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, si apre oggi al palazzo Braschi di Roma (e durerà fino al 7 maggio)la mostra dedicata ad Artemisia Gentileschi e al suo tempo. Superato il trauma del noto episodio dell’abuso perpetrato ai suoi danni, Artemisia, spiega l’ideatore e curatore Nicola Spinosa, divenne «una protagonista presso corti prestigiose come quella fiorentina dei Medici o quella napoletana dei Borbone, e poi a Londra, dove accorse ad assistere l’anziano padre Orazio». Nella sua parabola artistica, «partì evidentemente dalla lezione del Caravaggio, ma cercò presto di superarla nella direzione del classicismo e del pittoricismo». Il percorso della Gentileschi viene contestualizzato attraverso le opere di artisti come Cristofano Allori, Simon Vouet, Giovanni Baglione, Jusepe de Ribera, Francesco Guarino e Massimo Stanzione.
N°83 mercoledì 30 novembre 2016