OGGI QUATTRO ANNI FA
Diciannove milioni gli elettori, ma solo la metà si è presentata al primo turno delle presidenziali in Romania; adesso si procede al ballottaggio e proprio l’affluenza alle urne è la principale incognita di un voto che volge a favore del capo dello stato uscente, il conservatore Klaus Johannis, che parte con un margine di quindici punti percentuali e mezzo sulla sfidante Viorica Dancila, capo del governo che è stato sfiduciato dal parlamento appena un mese fa. Nelle elezioni distrettuali di Hong Kong invece la partecipazione è molto alta e già nelle prime ore supera il risultato dell’intera tornata precedente. Nonostante il ruolo modesto dei consigli, dotati di funzioni consultive ma non di poteri effettivi, l’occasione riveste un importante rilievo simbolico perché un orientamento popolare a sostegno delle rivendicazioni democratiche non potrebbe non influire sulle modalità di gestione delle proteste che ormai da sei mesi agitano questa piccola realtà locale dell’immenso impero cinese.
Lillo S. Bruccoleri
Nella foto: i volti della protesta a Hong Kong