OGGI TRE ANNI FA
La cancelliera tedesca Angela Merkel interviene a Berlino sul caso di Alexei Navalny chiedendo a Mosca di fare urgentemente chiarezza perché ci sono domande cui solo il governo russo può e deve rispondere, mentre il mondo aspetta le risposte. Per parte sua il portavoce Steffen Seibert diffonde una nota più dettagliata: è un fatto sconvolgente che Navalny sia stato vittima in patria di un attacco con un agente nervino; il policlinico universitario della Charité ha commissionato a un laboratorio speciale dell’esercito le analisi da cui è risultata senza alcun dubbio la presenza di una sostanza tossica chimica del gruppo Novichok; sarà avviata una consultazione con i partner europei e della Nato per una reazione adeguata. Il Cremlino sostiene di non essere a conoscenza delle conclusioni maturate in Germania: Dmitri Peskov afferma a nome di Vladimir Putin che la notizia non è stata portata alla loro attenzione. Ma la Farnesina incalza: l’Italia esprime profonda inquietudine e indignazione.
Lillo S. Bruccoleri
Nella foto: Alezey Navalny