OGGI CINQUE ANNI FA
Quella maggioranza assoluta precipitosamente bruciata da Theresa May quando nell’intento di rafforzarsi volle le elezioni anticipate viene ora riconquistata da Boris Johnson, che può permettersi toni euforici: grazie a tutti, a chi ha votato, a chi è stato volontario, a chi si è candidato; è la più grande vittoria dagli anni ottanta, quando molti di voi non erano neanche nati; viviamo nella più grande democrazia del mondo; realizzerò la Brexit entro gennaio, senza se e senza ma. May è stata la seconda donna a rivestire per tre anni l’incarico di primo ministro britannico dopo Margaret Thatcher, rimasta a Downing Street per più di undici anni nel corso dei quali affrontò uno dei periodi più delicati del dopoguerra. Sul fronte laburista Jeremy Corbyn, pur essendo stato eletto per la decima volta deputato nel collegio londinese di Islington Nord, ammette il risultato molto deludente, ma per adesso resta leader del partito che intende guidare in una fase di riflessione sull’esito del voto.
Lillo S. Bruccoleri
Nella foto: Boris Johnson