A Riad il primo cinema dell’Arabia Saudita

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Chi entra e chi esce. Il giudice Sergio Moro ordina a Lula da Silva di costituirsi per essere arrestato in esecuzione della condanna del tribunale di Porto Alegre a dodici anni di reclusione. Per l’uccisione di un cervo nella foresta venti anni va in prigione il noto attore indiano Salman Khan al quale sono stati inflitti cinque anni. Dovrà solo presentarsi per pochi minuti in tribunale l’ex presidente sudafricano Jacob Zuma per una vicenda che dura dagli anni novanta in relazione a una vendita di armi per due miliardi e mezzo di dollari: si parla di corruzione, truffa, riciclaggio e associazione per delinquere anche se non viene chiarito chi siano gli altri. Concessa invece la libertà provvisoria a Carles Puidgemont, scagionato dall’accusa di ribellione dal tribunale dello Schleswing Holstein, che però ha ritenuto valida l’imputazione di malversazione per fondi pubblici utilizzati per il referendum di indipendenza catalana del primo ottobre. Spariscono le mammelle della lupa capitolina che allatta i gemelli dal logo della Roma ripreso dalla televisione iraniana durante la partita con il Barcellona: il relativo servizio è stato documentato con le immagini trasmesse dalla Bbc. Aprirà il 18 aprile a Riad il primo cinema in Arabia Saudita, dove si prevede di arrivare entro il 2030 a trecentocinquanta con duemilacinquecento schermi. Il Louvre rimane al primo posto per visitatori nella classifica stilata da The Art Newspaper con otto milioni di presenze annuali, ma la novità è che segue per poche migliaia in meno il National Museum of China, che precede il Metropolitan di New York; quarta posizione riconquistata dai Musei vaticani con un aumento di quattrocentomila unità.

Lillo S. Bruccoleri