Il Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, nell’esercizio delle proprie attribuzioni costituzionali, ha approvato, il 19 giugno, un disegno di legge da sottoporre all’esame del parlamento per assicurare la parità di diritti per tutti i detenuti lavoratori.
Oggi a beneficiare delle risorse stanziate per questa particolare categoria di persone sono le imprese della Lombardia: si vuole estendere la stessa possibilità a tutte le altre regioni. Lo spiega il segretario generale Massimiliano Monnanni, durante un intervento nell’odierna trasmissione «Radio anch’io» in onda sul primo canale della Rai.
L’altra misura centrale è la parità di trattamento economico tra i detenuti, che all’interno del carcere guadagnano molto meno di quanto prevedano i contratti collettivi nazionali.
In conclusione si intende esaltare la funzione rieducativa delle pene perseguendo l’obiettivo ambizioso di ripensare il carcere trasformando il lavoro in uno strumento efficace e duraturo di reinserimento sociale.
Massimo Moraldi
Nella foto: Massimiliano Monnanni