Ancora elezioni e non c’è virus che tenga: domani si vota nel Burundi, dove si contendono la presidenza il leader dell’opposizione Agathon Rwasa e il candidato alla successione di Pierre Nkurunziza da questo designato Evariste Ndayishimiye. Il vincitore, grazie ad una revisione costituzionale approvata con un referendum popolare, potrà puntare a due mandati settennali consecutivi e addirittura a un possibile passaggio alla monarchia. Il posto sarebbe stato pensato per il capo dello stato uscente, che però ha preferito assicurarsi un sontuoso trattamento pensionistico e il titolo di guida suprema eterna. La situazione nel paese è inasprita dai preparativi militari a sostegno dell’attuale gruppo dirigente che hanno indotto varie diplomazie occidentali a chiedere una riunione di emergenza presso il consiglio di sicurezza dell’Onu, ma la convocazione è stata bloccata dal veto di Russia e Cina, alleati del regime e di conseguenza interessati alla perpetuazione del vigente assetto di potere.
Lillo S. Bruccoleri
Nella foto: Agathon Rwasa