Rolf Hochhuth si è spento a Berlino poco più che ottantanovenne: nei primi anni sessanta fece scalpore il suo dramma Il vicario (Der Stellvertetrer), pubblicato da Feltrinelli nella edizione italiana: un testo molto aspro nei confronti di Eugenio Pacelli accusato di aver tenuto un atteggiamento più che tiepido verso il governo tedesco ai tempi dell’olocausto. Riprese l’argomento con la sceneggiatura del film Amen diretto dal regista greco Costa Gavras, ma a caldo la rappresentazione teatrale a Roma si era potuta svolgere una sola volta al debutto: prima era stata disposta la chiusura dei locali per mancanza del certificato di agibilità e solo qualche giorno dopo il prefetto vietò lo spettacolo definendolo contrario alle norme del concordato. Non si sa quanto le polemiche abbiano influito sul processo di canonizzazione di Pio XII, che fin qui è soltanto venerabile perché, come dichiarato da papa Francesco, ancora non c’è alcun miracolo e se non ci sono miracoli non si può andare avanti.
Lillo S. Bruccoleri
Nella foto: Rolf Hochhuth