Meraviglie a Washington

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Tayyp Erdogan e Donald Trump alla Casa bianca si sono incontrati a nome dei rispettivi paesi, entrambi legati nell’Alleanza atlantica a suo tempo costituita in contrapposizione al Patto di Varsavia: occidente e oriente nettamente divisi sul piano politico e militare, secondo la tradizionale distinzione tra sistemi capitalisti e socialisti. Caduti i vecchi assetti dopo il crollo del muro di Berlino e l’implosione dell’Unione sovietica, lo scenario è cambiato attenuando i vincoli all’interno dei due schieramenti. Adesso il premier turco chiarisce che, pur continuando ad acquistare i missili americani Patriot, ritiene inaccettabile eliminare totalmente i missili russi S-400, in quanto tale richiesta viola la sua sovranità. I problemi sono rimasti irrisolti, ma nelle dichiarazioni ufficiali il summit è risultato meraviglioso: Trump si definisce grande fan del sultano Erdogan, il quale ricambia plaudendo al dialogo per aprire una nuova pagina nelle reciproche relazioni.

Lillo S. Bruccoleri

Nella foto: Trump con Erdogan