Si continua a parlare della Brexit che si fa sempre più vicina, almeno stando alle intenzioni dichiarate dal primo ministro Boris Johnson, il quale gioca la sua partita con l’Unione europea e per spuntare migliori condizioni agita lo spauracchio di una uscita incondizionata. Per questo rischia la sua stessa permanenza a Downing Street: dopo le ultime defezioni si trova ormai privo di una maggioranza nel parlamento, a sua volta depotenziato per la sospensione dei lavori ratificata dalla regina ma oggetto di diverse pronunce della magistratura. Meno agitate le acque in casa nostra, dove però gli ultimi strascichi del riassetto istituzionale si riflettono sulla nomina dei sottosegretari: se non proprio di bagarre come denunciano le opposizioni, si tratta di un momento di difficoltà per trovare un equilibrio nella distribuzione degli incarichi tra i partiti e nella scelta delle persone interessate. La nomina è slittata alla mattinata di oggi e si confida che la notte abbia portato consiglio.
Nella foto: David Cameron mentre lasciava con la famiglia Downing Street