Caracas al buio per un guasto elettrico

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Nel corso della visita di stato in Armenia il presidente Sergio Mattarella pianta a Erevan un albero nel parco della memoria auspicando che dalle sofferenze del passato emerga insuperabile e forte la spinta alla pace e a un futuro di collaborazione tra i popoli e gli stati; Armenia e Italia sono legate da un rapporto particolare, visto che sono due paesi portatori di civiltà antiche: questo le rende più capaci di intendere i processi, i fenomeni e i passaggi della storia e di interpretarla adeguatamente; ma ciò comporta anche la responsabilità di trasmettere quella sensibilità nella comunità internazionale. Buio in Venezuela, ma questa volta non per le critiche al governo: è mancata la corrente nell’80 per cento del territorio di Caracas, bloccando anche le linee della metropolitana. Il ministro dell’energia Luis Motta Dominguez non è stato in grado di fornire particolari sulla ripresa del servizio interrotto per un guasto in un impianto elettrico, mentre Nicolás Maduro non ha esitato a parlare di un atto di sabotaggio per il black out del giorno prima durante una trasmissione televisiva elettorale. Il pubblico ministero torinese Mario Bendone, applicando per la prima volta le direttive del procuratore Armando Spataro per un più efficace contrasto dell’odio razziale e della discriminazione etnico-religiosa, ha chiuso le indagini nei confronti di un docente che aveva insultato un alunno dodicenne cinese e che ora rischia anche la cattedra, essendo stata avanzata la richiesta della rappresentante di classe e di altri genitori di decidere la sospensione dall’insegnamento. La Cina e gli Stati Uniti sarebbero sul punto di riavviare le trattative per evitare una guerra commerciale: risulta che siano in corso contatti tra funzionari del tesoro e il vice presidente Liu He per sbloccare la situazione.; ma intanto potrebbero scattare i dazi americani su prodotti cinesi per sedici miliardi di dollari.

Lillo S. Bruccoleri