I nove luglio italiani

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Scongiurata a fatica la crisi di governo da parte della cancelliera tedesca Angela Merkel, tocca adesso alla premier britannica Theresa May battersi per la sopravvivenza dell’esecutivo. Il suo atteggiamento verso la Ue è considerato troppo morbido, mentre avanza la tendenza a cercare condizioni più favorevoli. Dopo le dimissioni del ministro degli esteri Boris Johnson molto critico sul punto, la scelta del successore è caduta sul ministro della sanità Jeremy Hunt, le cui posizioni sono più moderate, sostituito a sua volta da Matt Hancock, che lascia il ministero della sanità dove si insedia il procuratore generale Jeremy Wright. Sono otto i ragazzi tratti in salvo dalla grotta thailandese Tham Luang: ne mancano ancora quattro più l’allenatore, che sarà l’ultimo a uscire. La vicenda ha suscitato un interesse mondiale e si confida in un positivo finale anche se resta l’amarezza per la tragica morte di uno dei soccorritori. Il presidente del consiglio Giuseppe Conte esprime profonda solidarietà al primo ministro Abe Shinzo e al popolo giapponese flagellato da piogge torrenziali che hanno seminato vittime e dispersi: l’Italia è al loro fianco ed è pronta a prestare tutto l’aiuto necessario. Si è svolto in un clima cordiale l’incontro tra il vice premier Matteo Salvini e il capo dello stato Sergio Mattarella, il quale in un diverso contesto ha ricordato il suo predecessore Sandro Pertini nel quarantesimo anniversario della elezione. Egli seppe interpretare i sentimenti di unità dei cittadini e mostrare a tutti, in primo luogo ai giovani, come solo salvaguardando e rafforzando i valori democratici sia possibile tenere insieme l’aspirazione alla libertà con quella alla giustizia sociale. Nella stessa data del 9 luglio ma nel 2006 la nazionale azzurra conquistava il suo quarto titolo iridato: la volta prima era stata al Santiago Bernabeu proprio alla presenza di un esultante Pertini accorso a Madrid per l’importante occasione.

Lillo S. Bruccoleri