Il commissario europeo al bilancio Guenther Oettinger dichiara che lo sviluppo negativo dei mercati porterà gli italiani a non votare più a lungo per i populisti, ma nella versione originale avrebbe detto più grezzamente che i mercati insegneranno agli italiani a votare per la cosa giusta. Poi si scusa spiegando che non voleva mancare di rispetto con le stesse espressioni del portavoce di Angela Merkel che appena il giorno prima si era richiamato al linguaggio del governo rispettoso verso l’Italia. Sulla stessa linea si colloca il presidente della commissione Jean-Claude Juncker che in una nota afferma che l’Italia merita rispetto e che Bruxelles è pronta a cooperare responsabilmente e nel rispetto reciproco. Questa parola ricorre in modo ossessivo, quasi a segnare un limite oltre il quale ci sarebbero stima e considerazione che fuori dei nostri confini possono apparire eccessive. Non sono valse a evitarle il licenziamento le scuse di Roseanne Barr che in una popolare trasmissione aveva paragonato a una scimmia Valerie Jarrett, già consigliera del presidente Barack Obama. Dopo la fugace esperienza politica romana, Giuseppe Conte riprende i panni di docente universitario partecipando nell’ateneo fiorentino a una riunione del consiglio di dipartimento nel polo di scienze giuridiche. Incerta la posizione di Carlo Cottarelli, che ufficialmente è il nuovo presidente del consiglio incaricato, mentre il suo nome viene fatto come possibile ministro dell’economia al posto di Paolo Savona nel corso di trattative notturne per recuperare in extremis il governo gialloverde. Intanto il forzista Antonio Razzi propone la sua candidatura con la Lega e pone come primo punto programmatico la riapertura delle case chiuse per il bene del paese. I poliziotti cinesi tornano a pattugliare quattro città italiane per aiutare i connazionali a mettersi in contatto con le autorità locali e con le reti diplomatiche.
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