Africa senza donne al comando

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Mentre continua la crisi anglo-russa con l’espulsione dei diplomatici, il presidente Vladimir Putin si avvia al quarto mandato: le elezioni sono iniziate ieri a Chukotkao Kamchatka in estremo oriente e si concluderanno oggi nel punto più occidentale a Kaliningrad tra la Polonia e la Lituania. A Kabul il tribunale speciale chiede l’arresto dell’ex presidente Pervez Musharraf, che fa sapere di essere pronto a rientrare dagli Emirati arabi uniti in Pakistan a fine aprile per affrontare il processo per alto tradimento. Si è dimessa nelle isole Mauritius l’unica donna capo di stato africano Ameenah Gurib-Fakim accusata di avere utilizzato per spese personali la carta di credito della ong Planet Earth Institute: non le è bastata la restituzione del denaro che dichiara di aver usato «inavvertitamente». Tutt’altro clima a Pechino, dove la presidenza del parlamento cinese (congresso nazionale del popolo) è andata all’autorevole membro del politburo Li Zansho. La fondazione Di Vittorio facente capo alla Cgil rileva che negli ultimi anni si è registrato un netto peggioramento della qualità dell’occupazione, mentre l’area di disagio involontario colpisce quattro milioni e mezzo di lavoratori costretti a un rapporto a tempo determinato. L’Italia del rugby con la diciassettesima sconfitta consecutiva si aggiudica il cucchiaio di legno al Sei Nazioni: il capitano Sergio Parisse ammette tra le lacrime di non sapere come sia successo, ma afferma che da questa sconfitta si può comunque ripartire. Secondo oro azzurro alle paralimpiadi coreane per la coppia Bertagnolli-Casal nello slalom speciale: Italia dodicesima con cinque medaglie. Vincenzo Nibali vince la classica di ciclismo Milano-Sanremo ed è il primo italiano a imporsi negli ultimi dodici anni.

Lillo S. Bruccoleri