Avrebbe voluto lasciare nella lapide la formula di massa Stephen Hawking, che se n’è andato a settantasei anni dopo aver offerto al mondo il suo straordinario apporto scientifico. Il celebre teorico dell’astrofisica relativistica per oltre mezzo secolo è vissuto solo con il cervello potendo comunicare grazie a sofisticate attrezzature. In condizioni personali impossibili è riuscito a elaborare, insieme con Remo Ruffini e Roy Kerr, la formula matematica che misura l’energia emessa dai buchi neri al momento della loro nascita. Una sfida all’inclemenza delle patologie viene esemplarmente combattuta nelle competizioni sportive: ed è di queste ore il trionfo azzurro nelle paralimpiadi invernali dello sciatore Giacomo Bertagnolli tre volte sul podio in tutte le posizioni, dall’oro all’argento al bronzo, e di Manuel Pozzele il quale con il suo argento ha portato a quattro il medagliere dell’Italia, al momento in dodicesima posizione: primi risultano gli Stati Uniti. Milano rinuncia a candidarsi alle olimpiadi del 2026, ma il sindaco Giuseppe Sala ammette che non si tirerebbe indietro se la proposta venisse dal Coni. Nella coppa del mondo di discesa libera Sofia Goggia, dopo l’oro olimpico in Corea, ottiene la vittoria ed è la seconda italiana a conquistare il titolo iridato dopo Isolde Kostner che l’ottenne nel 2001 e nel 2002. Nel Mediterraneo le tartarughe marine, come pure i cetacei, sembrano destinate a sparire entro la fine del secolo se non diminuiranno sensibilmente le emissioni di anidride carbonica: l’allarme è stato lanciato attraverso la rivista Climatic Change dal Wwf, dalla università britannica dell’Est Anglia e dall’australiana James Cook University. La promozione del volume What happened (Quello che è successo) non arride a Hillary Clinton che racconta la sua bruciante sconfitta alle ultime elezioni presidenziali: è inciampata due volte scendendo in India da un palazzo storico di Mandu, ma una sua assistente l’ha salvata dalla caduta che non si era potuto evitare a Londra in ottobre.
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