L’Italo è americano

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La nostra popolazione l’anno scorso rispetto a quello precedente è diminuita dell’1,6 per mille attestandosi a quota sessanta milioni e mezzo; la vita media è stabile per gli uomini a 80,6 anni e in leggera diminuzione per le donne a 84,9: il gap di genere si riduce a 4,3 anni ed è il più basso dalla metà degli anni cinquanta. Italo diventa americano: il consiglio di amministrazione della società ha accettato l’offerta di 1.940 miliardi del fondo d’oltreoceano Global infrastructure partners (Gip); l’operazione diventa esecutiva entro l’11 febbraio ed è subordinata al consenso dell’antitrust. Nell’arcipelago delle Bermuda i matrimoni omosessuali vengono sostituiti con semplici unioni civili: lo hanno deciso a larga maggioranza le due camere del parlamento locale. Il governatore del territorio britannico d’oltremare John Rankin ha firmato la legge e Londra la accetta anche se il primo ministro Theresa May fa sapere attraverso il suo portavoce James Slack di essere seriamente delusa. Per i settanta anni dalla nascita delle forze armate sfila nella Corea del nord il missile intercontinentale Hwasong-15, mentre Donald Trump pensa a una parata militare a Washington sull’esempio di quella degli Champs Elisées che lo avevano impressionato. Il parlamento europeo fa un passo indietro sull’abolizione dell’ora legale e si limita a raccomandare alla commissione di studiare la questione dello spostamento semestrale delle lancette. Giuseppe Parello, direttore del parco archeologico di Agrigento, annuncia il ritrovamento nella valle dei templi di oggetti d’uso quotidiano, tra cui un piccolo vaso con beccuccio: si tratta di un «guttus», vero e proprio biberon dell’antichità.

Lillo S. Bruccoleri